Plagiocefalia

Plagiocefalia: quali sono le cause?

Dopo aver letto gli articoli precedenti,  in cui ho illustrato il miglior iter diagnostico, il primo approccio terapeutico, il piano di cura ed i vantaggi del trattamento manuale della Plagiocefalia Posizionale, vorreste ancora sapere quali sono le cause e le modalità di insorgenza di tale alterazione morfologica del cranio del neonato?
La risposta SI è ragionevole se desiderate avere un altro figlio o se conoscete una donna in gravidanza o che abbia appena partorito.

-> Cosa può interferire durante la gravidanza?
Malformazione uterina, gravidanza gemellare, o impegno cefalico precoce
del bambino possono essere alcune cause prenatali di insorgenza di craniostenosi funzionale: non é matematico che ciò avvenga, ma conoscere in anticipo tale possibilità rende più facile riconoscere la eventuale asimmetria cranica del bimbo nei momenti successivi alla nascita.

-> Si può sviluppare una plagiocefalia anche dopo la nascita?
L’analisi dell’eziologia mette in luce anche quelle condizioni postnatali in cui  forze compressive esterne possono sottoporre il cranio del neonato ad analoghi importanti stress meccanici di tipo posizionale:  è il caso di una prolungata ospedalizzazione del neonato, o del mantenimento della posizione supina (come da indicazioni dell’OMS) troppo a lungo ovvero non solo durante il sonno, o del torcicollo neonatale.

A fronte di questo,  é possibile minimizzare e prevenire lo sviluppo di una plagiocefalia posizionale in primo luogo attraverso abitudini quotidiane virtuose adottate dai genitori, liberando così da spinte esterne la zona cranica in compressione; in affiancamento il trattamento dell’osteopata avrà lo scopo di
restituire allo sviluppo del cranio il giusto equilibrio, sia in termini di forma che di funzione.

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